Profilo biografico
Lorenzo Viola nasce a Castelfranco Veneto nel 1938. Pittore, incisore, illustratore, ceramista, fotografo e scenografo. La sua formazione si compie mediante assidue permanenze nei musei e la passione bibliografica per la storia dell’arte. Sin dal periodo degli studi elementari ha frequentato un ambiente giornalistico, letterario, artistico con interesse per le collezioni d’arte e antiquariato e gli studi musicali. Ha collaborato con articoli giornalistici che l’hanno introdotto a conoscere pittori, scrittori e letterati, che col tempo diverranno noti nel mondo della cultura, quali Giovanni Comisso, Giuseppe Mazzotti, Giuseppe Maffioli e gli storici dell’arte Giampaolo Bordignon Favero, Adriano Mariuz e Manlio Brusatin, profondi conoscitori e indagatori delle sue ricerche.
I suoi viaggi, in Europa e Africa, e la permanenza a Parigi alimentano interessi di approfondimento di studio e conoscenza internazionale. Nella Francia del Sud, tra Nizza, Marsiglia e S. Tropez, dagli anni settanta intraprende ed approfondisce la ricerca sul tema delle marine mediterranee. In Provenza esamina un territorio, che per impostazioni ambientali definisce vicino al nostro Veneto, su ricerche di struttura agricola.
Dal 1953 si delinea il suo interesse per le sperimentazioni artistiche che recuperano, mediante ricerche sistematiche, le culture fragili che rischiano di scomparire: il paesaggio, l’architettura e in particolar modo le ville venete minori, Venezia, la religiosità, aspetti d’oriente, l’uomo, le tradizioni, i mestieri, lo sport, la civiltà del mare e il mondo fluviale, la flora.
Una sezione specifica delle sue ricerche è stata dedicata alle immagini e alla cultura contadine, di cui diverrà uno tra i più importanti cantori.
Nel 1961 nelle sale del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto tiene la prima personale curata dagli storici dell’arte Giampaolo Bordignon Favero, Manlio Brusatin e Adriano Mariuz.
Nel 1963, su invito dei critici Anna Paola Zugni-Tauro, Silvio Guarnieri e del pittore Bruno Milano espone a Palazzo Tomitano in Feltre, con presentazione in catalogo di Virgilio Guidi.
Nello stesso anno espone a Cittadella, Palazzo Damiani, presentazione di Luciano Troisio.
Nel 1968 nella Galleria “Al sole” a Feltre, Il pittore del silenzio presentazione di Adriano Mariuz. E nello stesso anno a Bassano del Grappa, Galleria Puntoquadrato, Meditazione costante nelle opere di Viola scritti di Marino Perera e Tranquillo Bertamini.
Nel 1970 a Pisa alla Galleria “Il navicello” Arabeschi con scritti di Luigi Bernardi, Paolo Bernardini e Giulio Lenzi. E nello stesso anno a Treviso, Galleria d’arte “Città di Treviso”, presentazione di Adriano Madaro.
Nel 1972 alla Galleria del Quadro a Pieve di Cadore, Dinamicità Trasformazioni Materie scritto e presentazione di Gino Oliva.
Nel 1974 Galleria Fidesarte a Mestre, presentazione e testo critico Sintesi felice di Paolo Rizzi.
Nel 1976 a Padova, Galleria “Il sigillo”, presentazione di Luigina Bortolatto Girasoli, antropomorfiche trasformazioni . Nello stesso anno espone su invito alla Galleria Barrel di Genova.
La città di Belluno gli allestisce due mostre, nel 1977 al Museo Civico, lo presentano il Prof. Mario Morales e Giuseppe Mazzotti e nel 1982 a Palazzo Crepadona, a cura di Luigina Bortolatto, interventi di Ulderico Bernardi, Marino Perale e Mario Morales.
Nel 1977 a Crespano del Grappa, Casa don Bosco, Incontri con la natura, mostra coordinata da Guido Perocco.
Nel 1978 la commissione dei Musei Trevigiani ordina l’antologica al Museo Casa da Noal a Treviso, Imago Rustica, curata da Luigina Bortolatto, presentazione di Andrea Zanzotto, su allestimenti disposti da Carlo Scarpa e proiezioni coordinate dal regista Petr Ruttner di Praga. Testi di Giuseppe Mazzotti Felicità di Lorenzo Viola, Giampaolo Bordignon Favero Canti Rusticani, Franco Solmi L’iconografia trasversale e Luigina Bortolatto Segno, realtà e poesia della civiltà rurale.
Nel 1978 disegna il manifesto per lo spettacolo di Dino Coltro La lucerna del Filò nel Teatro Accademico una mostra sul tema dei Filò contadini.
Nel 1979 è invitato dalla Regione Veneto, con una personale, al Convegno La casa rurale nel Veneto, Treviso – Santa Caterina. (Scelta delle opere e allestimento furono curati da Bepi Mazzotti).
Nel 1980 è invitato da Mons. Mario Leonardi ad esporre nella Chiesetta del Cristo a Castelfranco Veneto, Annuncio Religioso, testi di Giampaolo Bordignon Favero e Barbara Viola.
Nello stesso anno espone a Bologna, Galleria S. Carlo e a Bassano del Grappa, Galleria S. Marco.
Nel 1981 alla Galleria L’incontro a Rovigo, I fiori di Lorenzo Viola con testo critico di Giampaolo Bordignon Favero. Nello stesso anno, invitato dagli Amici della Cultura, espone a Faenza, Galleria Voltone della Molinella Umanità della figura rurale, testo di Giampaolo Bordignon Favero. E a Vittorio Veneto nella Biblioteca Comunale dove si tiene un convegno e viene presentato il libro di Gianluigi Secco Magnar Rustego, illustrato da Lorenzo Viola, presentazione di Giampaolo Bordignon Favero, Giuseppe Maffioli e Marino Perale.
Collabora per il Museo Folcloristico Trevigiano e, con numerose opere, scelte dallo storico trevigiano Toni Basso, ha esposto alle mostre La religiosità popolare nel Trevigiano 1981; Mestieri per via 1983; Omaggio alla bicicletta da lavoro 1987; L’arte del rame 1990, in Villa Zen a Treviso. Nel 1982 a Feltre, Bottega del Quadro, viene presentata da Silvio Guarnieri I fiori di Viola e nello stesso anno a Castelfranco Veneto, Teatro Accademico.
Nel 1985 a Venezia alla Galleria Il Traghetto di Gianni De Marco, presentazione e testo di Piero Fraccalini. Nel Palazzo del Turismo di Predazzo (TN) espone nel 1985 Fiori, testo di Giampaolo Bordignon Favero e nel 1986 Ricordo o visione? presentazione e testo di Arturo Boninsegna.
Nel 1986 Giampaolo Bordignon Favero ha compiuto uno studio approfondito ed ancora inedito Rustici e Ville Venete di Lorenzo Viola sul tema delle ville venete.
Nel 1987 è invitato a Praga con l’antologica Segno, realtà e poesia della civiltà rurale, curata da Luigina Bortolatto e da Flavio Andreis dell’Istituto di Cultura dell’Ambasciata Italiana, con la partecipazione del Ministro della Cultura Cecoslovacco e del Prof. Kotalic, direttore dei Musei, con il patrocinio e la presenza delle autorità della Regione Veneto.
Nello stesso anno per il 25° dell’ Accademia Italiana della Cucina è invitato a Castelfranco Veneto a Villa Bolasco con la mostra “Azione del cibo in tavola”. E nel Centro Culturale di Resana, Segno e poetica del fiore testo di Giampaolo Bordignon Favero.
Nel 1990 a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta espone alla mostra Arti e mestieri; nel 1991 alla mostra sulle ferrovie Rotaie a Nord-Est; nel 1992 alla mostra Due secoli di una contea: Gorizia; e nel 1993 alla mostra Il cavallo nella tradizione del Veneto; nel 1994 alla mostra Antiche farmacie ed erboristerie.
Nel 1991 all’Operà di Montebelluna riceve il premio Al Protagonista nella Marca Gioiosa Trevigiana e viene presentata la mostra Alberi e Fiori, curata da Alberta Fabris Grube.
Nel 1991 nel 70° di fondazione dell’Università Popolare di Castelfranco Veneto è invitato ad esporre nel Chiostro dei Serviti I luoghi della musica, a cura di Elia Bordignon Favero.
Nel 1991 la Galleria Comunale Stadt Gerlingen-Stuttgart lo invita ad esporre Brusii d’anime, testo di Ulderico Bernardi, curata da Albrecht Sellner.
Nel 1992 alla Casa dei Carraresi a Treviso, su invito di Cassamarca, presenta la mostra Fiori leggeri, curata dal direttore dei Musei Civici di Treviso, Eugenio Manzato.
Nel 1992 il Comune e l’Ente del Turismo di Vasto (Chieti) lo invitano con la mostra Oggettualità della cultura contadina ad esporre nella Galleria Comunale Palizzi, testi di Giampaolo Bordignon Favero Oggettualità della cultura contadina; Ivo Prandin Queste immagini di un altro mondo; e Paolo Rizzi Valori antichi, cultura nuova nell’”imagerie” contadina.
Nello stesso anno è invitato a Cittadella con la mostra Lorenzo Viola pittore della Civiltà Contadina, presentazione e testo di Bino Rebellato.
Nel 1993 espone al Palazzo del Presidio di Udine Contrappunto di fiori curata da Nino Agostinetti.
Nel 1994 è invitato sul tema Concetto Rurale nel castello gotico di Grieskirchen in Austria, presentato dagli artisti austriaci Hans Hoffmann-Ybbs e Charlotte Buck, docente al Bauhaus, e da Aldemar Schiffkorn, addetto alla cultura per il governo austriaco. Sul Gazzettino viene pubblicato il testo di Ivo Prandin Il caleidoscopio del vissuto contadino.
Nel 1995 a Borgo Valsugana (TN), al Centro Culturale espone I fiori di Viola.
Nel 1996 espone Colori della Civiltà Contadina nel Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale ad Aiello del Friuli, curata dall’ Avv. Michele Formentini e da Nino Agostinetti.
Nel 1997 l’Associazione Culturale Minelliana in collaborazione con il Centro Etnografico Adriese lo invita in Palazzo Roncale a Rovigo con la mostra Tempo Rurale, a cura di Nino Agostinetti e Chiara Crepaldi.
Nel 1998 espone a Palazzo Gallo Zaccaria di Vicenza, sede della Biblioteca e Centro Studi Internazionale “La vigna”, Fragranze terragne e memorie di mestieri, a cura di Ulderico Bernardi.
Nel 1999, per la ricerca sul mondo e la cultura contadina, riceve il Premio “Raise” nel Castello Estense di Arquà Polesine (Ro) ed è invitato con un’antologica curata da Ivo Prandin.
Nello stesso anno espone a Cortina d’Ampezzo, Montana Arte, Contrappunto di fiori curata da Nino Agostinetti. E a Gallarate (VA) al Circolo Culturale Ambassador Club, Memorie Venete, presentazione di Dott. Giancarlo Crespi.
Nel 2001 nell’Eremo di S. Pietro di Feletto espone Silenti nature, presentazione di Lorenzo Morao.
Nel 2001, per il 1580° anniversario della fondazione di Venezia, è invitato dalle Assicurazioni Generali nello storico Squero Vecio con I mari di Venezia, a cura del Dott. Alessandro Paglia.
Sul tema del mare esiste una documentazione critica inedita di Giampaolo Bordignon Favero Il mare: luogo di una ricerca / I segni del mare 1959 – 1996 e nel 2001 di Paolo Rizzi I mille mari di Viola.
Nel 2002 la città di Feltre (BL) lo invita ad esporre nei Palazzetti da Romagno-Bovio Fonte Primigenia e viene presentata la monografia con testi di Anna Paola Zugni-Tauro Fonte Primigenia e Ulderico Bernardi Quando s’intendono le ere. Nello stesso anno è invitato ad esporre nel Castrum di Serravalle a Vittorio Veneto (TV).
Da 2002 a 2003 è invitato nelle città di Imst, Pfunds e Reutte (Austria) Artista lungo la Via Claudia Augusta, quale rappresentante della pittura veneta.
Nel 2003 la città di Portobuffolè (TV) lo invita a Casa Gaia da Camino con la mostra Colori nella memoria presentata dal Mario Bernardi.
Nel 2004 il comune di Castello di Godego lo invita a Villa Priuli con la mostra A specchio delle generazioni, viene presentata la monografia con testo del sociologo Ulderico Bernardi; l’allestimento particolare fu ideato dall’architetto Riccardo Viola.
Nel 2005 la città di Castelfranco Veneto gli festeggia i 50 anni di pittura nella Galleria del Teatro Accademico e nel Palazzetto Preti con la mostra L’immagine del colore e nell’occasione viene presentata la monografia con testi di Manlio Brusatin Ritorno al colore viola e Lorenzo Morao In punta di piedi con occhi stupiti.
Nel 2009 espone su invito, durante l’edizione 2009 della “Settimana della Cultura”, a Treviso al Museo Etnografico Provinciale “Case Piavone” Il pesce d’acqua dolce in tavola e in tavolozza nell’arte di Lorenzo Viola e viene edita una monografia comprendente una dettagliata biografia e testi di Emanuele Bellò, dialettologo e studioso di tradizioni e culture territoriali.
Nel 2010 è invitato nuovamente per la XII° edizione della “Settimana della Cultura” a Treviso al Museo Etnografico Provinciale “Case Piavone” con la mostra Speorchi e spaventi. Gli spaventapasseri nell’arte di Lorenzo Viola e viene edita una monografia con testi di Emanuele Bellò.
Nello stesso anno, su invito di Fondazione Villa Emo, espone nella palladiana Villa Emo a Fanzolo di Vedelago La Terra: Inni di Vendemmia con scritti inediti di Giampaolo Bordignon Favero.
Nel 2011 è invitato al Palazzo del Turismo di Jesolo ad esporre Il mare di Viola (omaggio a Turner), testo e presentazione di Ulderico Bernardi.
Dal 2011 a giugno 2014 è presente a Treviso al Museo Etnografico Provinciale “Case Piavone” con trenta opere nella mostra Maschere e riti nei carnevali arcaici, di cui ha eseguito lo stendardo e la copertina dei cataloghi.
Nel 2013 la città di Castelfranco Veneto gli festeggia i sessanta anni di pittura invitandolo ad esporre al Museo Casa Giorgione Eros Florale. Io, dedicata alle ricerche di natura floreale. Viene presentato il catalogo Eros Florale. Io con testi di Luca Baldin, Emanuele Bellò I fiori di Viola e l’immaginario contadino, Mario Bernardi Bellezza del creato, Ulderico Bernardi La muta eloquenza del fiore, Michele Bordin Metamorfosi floreali. Evoluzione di un tema nell’opera di Lorenzo Viola, Paolo Rizzi Fiori, fibrillazioni dell’anima, Gianluigi Secco Attraversando insieme e Luciano Troisio Divagazioni introduttive alla mostra del giardiniere fiorante Lorenzo Viola.
La sua presenza ad esposizioni inizia nel 1950 a Roma alla mostra Come vedi i danni della guerra nel tuo territorio organizzata dagli Stati Uniti, ricevendo in premio la sua prima scatola di colori ad olio. Nel 1956 partecipa a Roma alla Mostra Nazionale d’Arte dei Lavoratori, ricevendo la segnalazione di Virgilio Guzzi e Giorgio De Chirico; di Felice Carena e Bruno Saetti alla Triveneta Giovanile a Cittadella (Padova) e al Premio Nazionale Primavera a Firenze nel 1957. Nel 1959 gli viene assegnato il Primo Premio alla prestigiosa Triveneta delle Arti a Cittadella (Padova), ricevendo gli elogi della giuria composta dai maestri Guido Cadorin e Virgilio Guidi e dai poeti Ugo Fasolo, Bino Rebellato e Giuseppe Mesirca. Nel 1962 a Thiene ottiene il Premio Acquisto e la medaglia d’argento Premio Palladio – città di Vicenza. Nel 1963 riceve il Premio Assicurazioni Intercontinentali Premio Giorgione a Castelfranco Veneto.
Ha ottenuto in seguito numerosi altri importanti riconoscimenti.
Dal 2004 in DVD sono documentati l’Atelier, Incontri con l’artista e le mostre A specchio delle generazioni, L’immagine del colore e Eros Florale.Io.
Una biografia e bibliografia complete si trovano nell’Archivio Storico della Biennale di Venezia.
Nel 2013 per i sessanta anni di pittura gli viene dedicata una trasmissione su Antenna Tre condotta da Gianluigi Secco e la partecipazione tra i vari ospiti degli alpinisti Maurizio Zanolla “Manolo”, Tito De Luca e del fisarmonicista Ivano Battiston.
Ha cooperato a films d’Arte, quali Nell’anno di Giorgione di Manuel De Sica e per il regista Petr Ruttner della Kratky Film di Praga.
Numerose sono le scenografie teatrali e televisive. Dal 1994 una quindicina di pannelli scenografici, alcuni eseguiti dipingendo in diretta, decorano la trasmissione domenicale A merenda co i Belumat in onda su Antenna Tre.
Dal 2003 esegue le scenografie delle opere teatrali di Lorenzo Morao El mondo ze tondo, Profumo de mosto, A neoda del prete, E lo chiamavano Giacinto, Se no gera par l’acqua del piave o el raboso dee grave per la compagnia Il piccolo borgo antico di Carpenedo di Vedelago.
La rivista Taste vin gli ha dedicato nel 2004 la copertina ed un servizio a colori con testo di Ulderico Bernardi.
Nel 2009 ha illustrato l’almanacco Schieson Trevisan, il più antico calendario veneto.
Nel 1984, su invito di Cotto Veneto, esegue alcuni pannelli su ceramica Poesia e ceramica.
Nel 1985 a Cibiana (BL), Paese dei Murales, ha eseguito il Murales “La camera di Tita Scultor“. Nel 1988 a Fanzolo di Vedelago allestisce per Cotto Veneto una mostra di ceramica presentata da Giampaolo Bordignon Favero.
Nel 1992 nel Palazzo dello Sport di Lughignano (TV) gli viene commissionato Il grande filò nella stalla; nel 1993 a Falzè di Piave (TV), sul portale maggiore della Chiesa, San Martino e il povero, e nel 2003 per la nuova chiesa dell’Ospedale Civile di Castelfranco Veneto L’altare della Madonna con i venti Misteri del Rosario, significative opere su ceramica.
Nel 1998 la città di Castelfranco Veneto gli commissiona lo stendardo per il Palio e Corteo Storico Castel d’Amore e nel 2000 esegue il Presepio con Re Magi dipinto su pannelli di legno.
Dal 2002 cura annualmente il piatto di ceramica per il Premio Mirano per la Tradizione Veneta.
Nel 2006 gli viene commissionato il Trofeo Venezia. Incontro e i tredici premi eseguiti su ceramica graffita e dipinta, per la Regata Storica di Venezia; testo in catalogo di Giulio Ghirardi La filosofia di un’immagine.
Nel 2008 esegue per il Museo Galleria Romita a Feltre due pannelli su ceramica Un giorno d’inverno e L’antica fiera di San Matteo.
Molteplici sono le edizioni grafiche, con incisioni, litografie, serigrafie.
Nel 1976 per le Edizioni Terraferma, a cura della Galleria Fidesarte di Mestre-Venezia, esegue la cartella con cinque serigrafie originali Pagine di civiltà contadina, testo di Luigina Bortolatto.
Nel 1978 alla Galleria Fidesarte di Mestre viene presentata la sequenza tecnica della serigrafia, con presentazione di Giuseppe Mazzotti e Guido Perocco, direttore di Ca’ Pesaro.
Del 1984 è il logo e la litografia per la Mostra del Peperone a Zero Branco.
Nel 1991 per Privilegio, Venezia e il 700 a Palazzo Mocenigo, su invito, esegue la scenografia e la cartella Banchetto del 700 a Venezia su armonia ad archi. Nello stesso anno, in occasione del 70° dell’Università Popolare di Castelfranco Veneto gli viene commissionata la cartella Serate contadine con tre acqueforti e testo di Giampaolo Bordignon Favero.
Dal 1993 esegue annualmente un logo nuovo sul tema del Nuoto utilizzato dalle Piscine Comunali e dalla società sportiva Antares Nuoto di Castelfranco Veneto. Nel 2013 dipinge il piatto per il ventennale della manifestazione.
Nel 1996 esegue la cartella con tre litografie a colori stampate dal Centro Internazionale della Grafica di Venezia per l’edizione A tavola con l’autore, Giorgio Lago direttore de Il Gazzettino.
Nel 2004 in occasione dei 50 anni dell’ Accademia Italiana della Cucina esegue la litografia a colori Durante el cusinar e il logo dei diplomi per l’Accademia Italiana dei Formaggi.
Nel 2006 le Assicurazioni Generali di Venezia gli commissionano la litografia a colori edita dalla stamperia Busato con l’immagine del Trofeo eseguito per la regata Storica Venezia. Incontro.
Nel 2009 esegue su invito stendardi e copertina per la mostra a Treviso Il diavolo e l’acqua santa.
Nel 2013 esegue Eros Florale. Io Materie fragili. Agronomia – Filosofia – Astronomia. Dai tre filosofi di Giorgione. Attraverso l’universo della floreazione, grafica ideata da Lorenzo Viola per il 60° di pittura, su carta pregiata con interventi pittorici autentici dell’artista in unico esemplare, testo di Giancarlo Saran, Edizioni Grafiche Gabbiano Bassano del Grappa.
Con scuole di vario ordine e grado ha organizzato incontri, interviste e dimostrazioni dirette di come nasce un quadro, in particolare di fronte al soggetto reale da dipingere, mostrando le diverse tecniche pittoriche e collegando proiezioni documentative sull’ambiente.
Negli anni ottanta la scuola sperimentale di Follina, diretta dalla Preside Marisa Zanzotto, esegue, su ideazione della stessa, una ricerca sulla Civiltà Contadina Dall’immagine alla parola, utilizzando materiali (cataloghi, riproduzioni, fotografie) forniti da Lorenzo Viola, presentata in seguito in un convegno e con varie pubblicazioni.
Sue opere si trovano in prestigiose collezioni museali e private, in Italia e all’Estero.
Fotograficamente documenta fin dall’inizio l’ambiente in cui opera; di esso sono state presentate proiezioni multimediali in Musei, Biblioteche, Convegni, Scuole, in Italia e all’Estero.
Vive ed opera a Castelfranco Veneto (Treviso).